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Cos’è la flora batterica intestinale? Quali sono le sue principali funzioni?

La flora batterica intestinale è costituta dall’insieme dei germi che vivono all’interno dell’intestino (ciò che nel linguaggio medico viene chiamato “microbiota umano”).

La sua funzione precipua è regolare il sistema immunitario, preparandolo a rispondere a tutti gli attacchi esterni di germi, funghi e virus che l’intestino può subire. Inoltre, la flora batterica intestinale favorisce la digestione e il corretto assorbimento degli alimenti, produce alcune vitamine, in particolare la B12 e la K, e aiuta a prevenire disturbi come diarrea, stitichezza e sindrome del colon irritabile. Infine, interviene sul metabolismo.

È pertanto importante che all’interno dell’intestino ci sia il giusto equilibrio tra batteri “amici” e batteri “nemici”: quando il numero di questi ultimi supera quello dei batteri “buoni” si verifica la “disbiosi”, disturbo che si manifesta, ad esempio, attraverso diarrea, gonfiore e dolori addominali.

Flora batterica & organismo, eubiosi VS disbiosi

L’intestino è popolato da circa 400 specie batteriche, sia anaerobiche (bifidobatteri), localizzate principalmente nel colon, sia aerobiche (lactobacilli), concentrate in modo particolare nel tenue.

Oltre alla flora batterica, nel nostro intestino sono presenti miceti, clostridi e virus (es. Pseudomonas aeruginosa e i batteri appartenenti ai generi Staphylococcus, Clostridium, Proteus, Veillonella), che in condizioni di equilibrio non esercitano alcun effetto patogeno.

Durante la gravidanza l’intestino del feto è perfettamente sterile, ma subito dopo la nascita viene colonizzato da miliardi di batteri. Questi microrganismi si insediano a livello intestinale. I primi mesi di vita sono molto importanti per costruire una popolazione batterica florida ed equilibrata. Il latte materno, infatti, favorisce la proliferazione dei bifidobatteri, un ceppo particolarmente benefico per la salute umana.

In condizioni normali, la flora batterica è in perfetta simbiosi con l’organismo. 

Nel rapporto simbiotico fra l’organismo umano e la flora intestinale, l’uomo (ospite) fornisce materiale indigerito per il sostentamento dei batteri. In compenso questi microrganismi (simbionti) svolgono varie funzioni utili all’uomo.

Quando la flora batterica e l’organismo vivono in perfetta armonia, si parla di “eubiosi”.

Con l’avanzare dell’età, invece, si verifica una riduzione fisiologica dei batteri benefici, in particolare di batteri lattici e bifidobatteri. Questo indebolisce le difese immunitarie dell’intestino e aumenta il rischio d’insorgenza di disturbi intestinali (“disbiosi”).

A proposito di disbiosi…

Le cause della disbiosi sono numerose: 

  • diete poco varie, con poche fibre e molti cibi raffinati;
  • pasti troppo rapidi/scarsa masticazione;
  • ritmi di vita irregolari e frenetici, con alterazioni della frequenza e della consistenza dei pasti;
  • vita sedentaria e stress psicofisici;
  • abuso di farmaci (analgesici, sonniferi, antidepressivi, lassativi), la cui assunzione, con il passare del tempo, non cura la causa ma ne attenua semplicemente i sintomi, peggiorando ulteriormente la situazione;
  • gli inquinanti contenuti nei cibi (coloranti, solventi, ormoni, pesticidi ecc.), che influenzano negativamente la stabilità della microflora intestinale.

La “ricetta” per riequilibrare la flora batterica intestinale 

In caso di disbiosi, il trattamento primario prevede la somministrazione al paziente di probiotici, e non di semplici fermenti lattici, quindi di microrganismi vivi e biochimicamente attivi, resistenti all’azione dell’acido gastrico e della bile, aderenti all’epitelio intestinale, in grado di produrre sostanze antimicrobiche contro i patogeni; conservare la loro vitalità all’interno del tubo digerente.

Molti dei fermenti lattici contenuti nello yogurt non possiedono tali caratteristiche e non sono pertanto in grado di influenzare positivamente la flora batterica intestinale.

Il secondo provvedimento prevede l’assunzione di prebiotici, ossia di sostanze che arrivano indigerite nel colon, dove sono fermentate dalla flora batterica locale. I metaboliti che si vengono a formare forniscono così elementi nutritivi utili per la crescita delle specie batteriche benefiche.

I prebiotici sono contenuti, anche se in concentrazione limitata, in vari alimenti come cicoria, carciofo, porri, asparagi, aglio, soia e avena. 

Infine, per migliorare la vitalità della nostra flora batterica intestinale, è fondamentale evitare il più possibile ogni fonte di stress ed adottare un corretto stile di vita, supportato da un’alimentazione equilibrata.

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