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Quali sono le principali cause della cistite?

Nelle donne giovani il fattore determinante la cistite è solitamente riconducibile all’attività sessuale. 

Gli agenti eziologici più frequentemente responsabili della cistite batterica sono:

  • l’escherichia coli, che copre l’80% dei casi (la scarsa presenza e/o la riduzione dei fattori che ostacolano tale agente determina fortemente la cistite);
  • lo stafilococcus epidermidis, nel 9% circa dei casi;
  • lo streptococcus fecalis, nell’ 1-3% dei casi.

Questi batteri, che sono presenti nella flora fecale, possono infettare in particolari circostanze le basse vie urinarie determinando la cistite.

Altre cause

Inoltre, nella donna esistono fattori predisponenti: l’uretra di piccole dimensioni (che facilita la risalita dei batteri), l’uso dei contraccettivi orali e la gravidanza.

Altre cause della cistite, valide anche per l’uomo, sono: terapie antibiotiche, antitumorali o immunosoppressive, malattie croniche debilitanti, indagini strumentali, urolitiasi, anomalie anatomiche/funzionali che non permettono un efficace svuotamento della vescica, patologie sistemiche (ad es. diabete mellito e gotta), reflusso vescico-ureterale, uso di catetere.
Sempre per entrambi i sessi abituali fattori predisponenti sono: scorretta alimentazione, l’uso ripetuto o continuativo di farmaci, disordini e infezioni intestinali, traumi psichici e stress, scarsa o non corretta igiene, indumenti intimi troppo aderenti o di tessuto sintetico e calcolosi delle vie urinarie (causa frequente di infezione urinaria).

Infine, la cistite si sviluppa normalmente in assenza o comunque a seguito dell’alterazione di uno o più fattori di difesa normalmente presenti nell’apparato urinario umano, tra i quali: la presenza di “glicosamminoglicani”, sostanze che impediscono l’adesione dei batteri patogeni alla parete vescicale; la presenza in normale quantità di batteri non patogeni (ad es. lattobacilli) nella vagina e nella zona periuretrale, che impediscono la crescita dei ceppi patogeni; l’acidità (pH acido) dell’ambiente vaginale e dell’urina, che ostacola la proliferazione dei batteri responsabili delle cistiti; la presenza nelle urine di una proteina renale (proteina di Tamm-Horsfall), che ha la funzione di impedire l’adesione batterica alla parete vescicale e di intrappolare i batteri eventualmente presenti così da poter essere eliminati con l’emissione dell’urina; la presenza di immunoglobuline (anticorpi) specifiche sulla parete vescicale, che costituiscono una valida barriera alla colonizzazione da parte dei batteri. L’alterazione o la soppressione di uno o più di questi fattori fa aumentare il rischio di infezioni ricorrenti.

La cistite recidivante

La cistite recidivante è un fenomeno ormai molto comune fra le donne.

Il meccanismo di infezione più frequente, in questa fattispecie, è quello “ascendente”, rappresentato dal passaggio di batteri patogeni dalla zona peri-uretrale all’uretra e, quindi, alla vescica.
Si tratta di un processo a tappe in cui i germi provenienti dall’intestino colonizzano la vagina e la mucosa uretrale per poi dare origine al fenomeno infettivo vescicale. È chiaro, quindi, come le cause scatenanti della cistite abbiano origine dall’alterazione della normale flora batterica saprofita intestinale e vaginale che, a sua volta, dipende da fattori predisponenti legati a un errato stile di vita o a una predisposizione genetica.

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